Il multitasking sarà anche passato di moda, soppiantato dal concetto di mindfulness e di “essere presenti nel momento”, ma per le mamme che lavorano anche fuori casa rimane la chiave del loro successo.
Madri ovunque nel mondo si barcamenano da sempre con il gestire lavoro e famiglia, tirando su bambini e attività commerciali, due cose che richiedono impegno e attenzione 24 ore su 24, ogni giorno dell’anno, senza stacchi. E lo fanno benissimo e senza batter ciglio.
Ma come fanno le mamme a fare tutto? Facile: per definizione, le madri sono imprenditrici nate - l’insieme di abilità e talenti richiesti per svolgere il lavoro di madre e quello di imprenditrice è notevolmente simile. Chi lavora in proprio deve arrangiarsi e imparare facendo, utilizzando spirito di intraprendenza e un po’ di buon senso per poter concludere gli obiettivi prefissati. La stessa cosa di quando si impara a fare i genitori.
Mia mamma ha gestito la nostra famiglia stando a casa. Anche se quando ero piccola non aveva un “lavoro” fuori, chiaramente lavorava lo stesso: la sua attività eravamo noi bambini, e mio padre. Ha tirato su tre figli, ci ha preparato colazioni, pranzi, cene e merende tutti i giorni; era lei che organizzava le nostre feste di compleanno, che partecipava agli eventi scolastici e agli incontri con gli insegnanti, era sempre lei che ci cuciva i costumi per carnevale e ci preparava le torte per festeggiare vari eventi, che inventava giochi e ci faceva da autista per le varie lezioni e hobby e appuntamenti.
Siamo stati molto fortunati ad avere nostra mamma disponibile in qualsiasi momento. Se avesse gestito una propria attività (cosa che ha poi finito per fare, quando siamo cresciuti), forse la nostra infanzia sarebbe stata più difficile. O forse no: la nostra esperienza sarebbe stata diversa, ma i figli delle mamme imprenditrici godono di un’infanzia e di un’educazione altrettanto “ricca”.
Per questa Festa della Mamma, vogliamo onorare le innumerevoli mamme che hanno un negozio su Shopify. Abbiamo parlato con alcune di loro, queste sono le loro storie:
1. Laura Thomas
Fondatrice di Pretty Presets, Fotografa, Mamma
Pretty Presets è un negozio online che vende modifiche preimpostate per Lightroom che dimezzano i tempi dell'editing in fotografia. È un’attività che Laura ha lanciato con un investimento iniziale di $100:
“Se dovessi dare un solo consiglio, sarebbe di non mettere voi stesse e la vostra famiglia in una situazione finanziaria difficile, ma di soppesare e valutare con estrema attenzione ogni spesa potenziale.”
La storia di Laura:
“Sette anni fa, dopo un certo numero di imprese fallite, ero arrivata a un punto di svolta; ero stanca, stressata e desiderosa di più tempo con la mia famiglia. Trovandomi a un punto di rottura, non avevo più niente da perdere. Ho lanciato la mia impresa attuale su un sito per blogging generico nello spazio di poche serate. L’ispirazione mi è venuta dai miei bambini. Mio marito viaggiava spesso per lavoro e io avevo due bambini piccoli a casa; ci eravamo appena trasferiti in una località nuova e non conoscevo ancora nessuno. Mi è sembrato di avere tutto contro, e quello che ho imparato durante questo processo non ha prezzo.”
Che tipo di consigli daresti ad altre mamme che vogliano lanciare una propria attività commerciale?
“Ho chiesto a mio figlio di 8 anni e a mia figlia di 10, che mi vedono lavorare da casa da quando erano piccoli, quali cose direbbero per incoraggiare altre mamme. La loro risposta è stata, ‘Continua a fare quello che stai già facendo. Fai ciò che fa bene a te e ai tuoi bambini.’ Quando ho iniziato a scrivere quello che stavano dicendo, ho tralasciato “a te”. Mio figlio mi ha immediatamente corretto: ‘è importante. Devi ricordare alle altre mamme di fare quello che è meglio per loro stesse, non solo per gli altri.’ Ha ragione, spesso ci preoccupiamo così tanto degli altri che finiamo per non occuparci di noi stesse."
2. Leslie Plank & Stacy Gnewkowski
Co-fondatrici di Hawthorne Collection, Migliori Amiche, Mamme
È partito tutto con $300 e un bicchiere di vino. Durante il primo anno dal lancio dell’attività, hanno spedito più di 8.000 pacchi dai salotti di casa loro; tre anni dopo, Hawthorne Collection ha spostato le sue operazioni in due punti vendita al dettaglio. Sono innanzitutto mamme, e poi imprenditrici, e questa filosofia è alla base della gestione del proprio business:
“Offriamo un ambiente accogliente per mamme e bambini. Quando arriva una mamma in negozio, spesso ci adoperiamo per tenere in braccio il bebè o intrattenere i bimbi più piccoli in modo che la madre possa fare acquisti in pace. Vogliamo che tutti si sentano accolti e ben accetti nel nostro negozio, nessuno escluso.”
Che tipo di equilibro mantenete, e come?
“Vivendo in una zona caratterizzata da inverni rigidi e nevosi degli Stati Uniti, la nostra politica aziendale prevede che se le scuole chiudono a causa maltempo o neve, anche noi rimaniamo chiuse. Questo non solo per garantire la sicurezza dei nostri impiegati quando le strade non sono percorribili in modo sicuro, ma anche perché altrimenti abbiamo tutte il problema di cosa fare con i bambini a casa. Una volta, all’inizio, è successo che le scuole fossero chiuse per via di una nevicata ingente, e abbiamo pensato di poter andare comunque in negozio dato che eravamo indietro con gli ordini da spedire. Abbiamo caricato 5 bambini in macchina e siamo arrivate in negozio, solo che ci siamo dimenticate di chiudere le porte di ingresso a chiave. Nel giro di pochi minuti il negozio si è riempito di clienti, e nel retro c’erano 5 bambini scatenati e super-rumorosi. Lì abbiamo capito che forse non era stata una buona idea.”
Che tipo di consigli daresti ad altre mamme che vogliano lanciare una propria attività commerciale?
“Network. Aiutatevi l’una con l’altra! Quando abbiamo iniziato, abbiamo trovato un gruppetto di altre donne imprenditrici locali che ci hanno dato una mano e ci hanno incoraggiato e supportato. Ora che il nostro negozio si è ingrandito, abbiamo l’opportunità a nostra volta di aiutare altre donne a lanciare la propria impresa e a crescere.”
3. Jai Nam “Mommy” Choi
Fondatrice di Mommy Sauce, Madre, Nonna
Mommy Sauce è un brand nato dall’amore per la cucina e per la famiglia. Incoraggiata dal figlio, che è un noto chef negli Stati Uniti, Jai Nam ha creato un’attività propria, vendendo le sue ricette segrete al resto del mondo.
La storia di Mommy Choi:
“Vengo da una famiglia con 11 bambini e ho trascorso parecchio tempo in cucina. Poi mi sono trasferita in America, ho incontrato mio marito, e i suoi gusti in fatto di cucina erano completamente diversi dai miei. Ho imparato a preparare ricette che unissero i due diversi stili di cucina coreana, e dopo la nascita dei miei due figli, il mio modo di cucinare si è evoluto ancora per incorporare nuovi sapori e caratteristiche. Mio marito ed io lavoravamo come pazzi, sette giorni su sette, facendo qualsiasi cosa ci venisse offerta pur di sostenere la nostra famiglia, ma ogni sera cenavamo assieme con il resto della famiglia per tirarci su il morale. Il mangiare insieme è una cosa molto importante per noi, ed è probabilmente per questo che mio figlio è diventato chef! Abbiamo sempre avuto una casa aperta dove amici e familiari andavano e venivano, ed ero io quella che preparava da mangiare per tutti! Mi è sempre piaciuto vedere come tutti amavano i miei piatti, e questo apprezzamento mi ha dato l’energia per lavorare sodo e sviluppare le mie salse speciali.”
Che tipo di consigli daresti ad altre mamme che vogliano lanciare una propria attività commerciale?
“Gestire in contemporanea il lavoro e la famiglia può essere difficile, ma quando hai una passione, devi perseguirla. Non importa quanti anni hai, non si è mai troppo vecchi per iniziare qualcosa di nuovo!”
4. Bita Doagoo
Presidente di Detox Market (Canada), Madre
Detox Market è stato creato come risposta al greenwashing [N.d.T. l'atto di darsi una patina di credibilità ambientale per farsi perdonare comportamenti poco ecologici], e per offrire prodotti costituiti da ingredienti non dannosi e naturali.
La storia di Bita:
“Mio figlio aveva 15 mesi quando abbiamo aperto il Detox Market. Dopo tre giorni all’asilo nido, ha iniziato a morderci - e abbiamo capito che questa soluzione non avrebbe funzionato per noi. Così ho iniziato a portarlo al lavoro con me - una soluzione temporanea, ma che mi ha aperto gli occhi. Essere madre e imprenditrice non comporta necessariamente la suddivisione in compartimenti stagni delle due cose. È a quel punto che ho iniziato a sentire tutte le varie parti di me stessa integrarsi fra loro, ed è stata un’esperienza che mi ha fatto apprezzare il fatto di essere madre ancora di più.”
Essere madre e imprenditrice non comporta necessariamente la suddivisione in compartimenti stagni delle due cose.
Che tipo di consigli daresti ad altre mamme che vogliano lanciare una propria attività commerciale?
“Cercate di non esaurirvi. Create una lista con le vostre priorità, e non perdete di vista la cosa più importante, ovvero i vostri bambini! Questo vi permette di rimanere in contatto con la realtà, con i piedi per terra. Una volta che avete la lista di priorità, stabilite un ritmo che funzioni per voi.”
Qual è la tua risorsa preferita in termini di produttività?
“Mio marito! Non c’è libro o app che tenga; solo lui riesce a pormi domande obiettive.”
5. Emily Arbour
Fondatrice di Cheerfully Made, Organizzatrice di Eventi, Artigiana, Imprenditrice, Mamma
Emily attribuisce gran parte del suo successo di mamma-imprenditrice alla comunità di altri negozianti, che nel suo caso è particolarmente stretta e solidale. Ammette che trovare un equilibrio è stato difficile all’inizio:
"Ho aperto il mio primo negozio, Blackbird, ed è durato per quattro anni, durante i quali ho avuto due bambini. Quando è nato il secondo, praticamente mi sono portata i bambini al lavoro. Li allattavo dietro al bancone, e mettevo un lettino nel bagno per i pisolini."
Che tipo di consigli daresti ad altre mamme che vogliano lanciare una propria attività commerciale?
"Trova un equilibrio che funzioni per te e trovalo al più presto! I miei figli sono a scuola dalle 9 alle 15:30. Io lavoro dalle 10 alle 15 e nel weekend solo se necessario. In questo modo ho tempo di preparare la cena e andare a prenderli a scuola senza che le mie scelte lavorative pesino su di loro. Inoltre cerco di includerli dove possibile – quando partecipo a un mercatino dell’artigianato vengono con me e aiutano all’ingresso, o servono i vassoi con le tartine quando organizzo una open house."
Qual è la tua risorsa preferita in termini di produttività?
"Instagram. Lo uso sia come strumento di marketing, sia per mostrare chi sia io nella vita reale. I miei follower amano vedere quanto possa essere incasinata la mia vita; penso che li aiuti a identificarsi a me e li faccia sentire più ben disposti a sostenermi."
6. Heather Lim
Co-fondatrice di Jazzberrymom, Madre
La storia di Heather
“Per quel che mi riguarda, essere una madre presente è più importante che gestire un’impresa di successo. Potresti quindi chiederti, giustamente, perché mai abbia voluto far partire quest’attività. A dire la verità, ho iniziato per paura - paura che stando a casa stessi sprecando il mio tempo senza avere niente di produttivo da fare. Paura che quando i miei figli fossero cresciuti, non sarei riuscita a trovare nessun impiego per via del troppo tempo passato fuori dalla forza lavoro. Ma da quando ho iniziato questa mia attività, mi sono resa conto che in primis sono una mamma, e che fare la mamma è ciò che voglio di più al mondo. E questo amore mette in secondo piano tutte le mie paure. Ora, invece di timori o dubbi, so di essere dove sono veramente utile e dove sono amata. Questo amore è incondizionato e non ha niente a che vedere con quanto sia brava sul mio lavoro. Adesso gestisco questa attività non perché abbia bisogno di provare qualcosa al mondo o a me stessa, ma semplicemente perché mi va di farlo e mi rende felice.”
Che tipo di consigli daresti ad altre mamme che vogliano lanciare una propria attività commerciale?
“Testa il mercato e cerca di avere una mentalità aperta perché la tua idea o prodotto potrebbe non essere ciò che vuole il mercato. A volte devi mettere da parte l’orgoglio per poter creare un’impresa valida. L’altro punto importante, è di pensare bene se associarsi o meno ad un partner al 50%. I vantaggi sono chiari: si condividono le responsabilità e le idee, si suddividono il volume di lavoro e le risorse. Però, nel mio caso, questo modello ci ha rallentato tantissimo. Penso che avremmo potuto fare di più ed essere più veloci se ci fosse stata una sola persona a prendere le decisioni.
Qual è la tua risorsa preferita in termini di produttività?
"Shopify."
In primis sono una mamma.
7. Jordan Ferney
Blogger, Designer, Fondatrice di Oh Happy Day! Shop, Party Organizer, Mamma
Sono riuscita a parlare con Jordan proprio mentre stava per andare in maternità. Il suo blog, un tripudio di colori e feste e accessori bellissimi, è sulla cresta dell’onda da ben 10 anni grazie alla creazione di original content e a un continuo reinvestire nel business. L’anno scorso, Jordan ha aggiunto “negoziante” alla lista di tutti i lavori che già fa, grazie al lancio del suo negozio Oh Happy Day.
Una giornata tipica per Jordan:
"Passo la mattina con la mia famiglia e porto i bambini a scuola, poi di solito ho un sacco di riunioni. Riunioni con il team di redazione a proposito dei contenuti, riunione con il team pubblicitario e riunione con il team di gestione negozio su qualsiasi cosa riguardi il lato commerciale del nostro punto vendita. Aiuto a generare idee per i servizi fotografici o do l'ok sui partner pubblicitari. Il mio lavoro principale verte attorno alla visione a lungo termine della mia impresa, come ad esempio trovare i nuovi prodotti per il nostro negozio di accessori per i party."
8. Elle Rowley
Foundatrice di Solly Baby, Mamma di quattro bambini
Le fasce porta-bebé di Solly Baby sono nate dal fatto che la fondatrice non riuscisse a trovare una fascia versatile e adatta per il suo secondo-nato.
La storia di Elle:
“Non ci posso credere che siano già passati cinque anni da quando Lucy, la mia primogenita, ed io srotolavamo rotoli e rotoli di stoffe sul pavimento del nostro salotto per scegliere quali usare per le nostre prime fasce. Che periodo pazzesco che abbiamo passato, con una bimba di due anni, un neonato e mio marito che era tornato a scuola a tempo pieno mentre io lanciavo Solly Baby. Se c’è una cosa che la maternità mi ha insegnato è che le nostre capacità sono molto superiori di quel che non pensiamo. E non solo: crescere i bambini mi ha reso estremamente consapevole di quanto il tempo sia fugace. Questo mi ha dato la spinta di cui avevo bisogno per perseguire ciò che veramente volevo, e l'ho fatto non solo per me stessa, ma anche per mostrare loro che cosa sia possibile.”
Che tipo di consigli daresti ad altre mamme che vogliano lanciare una propria attività commerciale?
“Cerca di capire veramente come il tuo prodotto o il tuo servizio portino valore aggiunto al resto del mondo, e poi fai del tuo meglio per condividere questa cosa.”
Qual è la tua risorsa preferita in termini di produttività?
"Gli altri imprenditori. Circondati di persone che capiscono quello che fai e con le quali puoi avere uno scambio di idee."
Avere bambini mi ha reso estremamente consapevole di quanto il tempo sia fugace.
Vi lasciamo con questo breve video di Workher, ottima risorsa per tutte le donne che lavorano, che siano mamme, nonne, sorelle, amiche, figlie, con bambini o meno.
Da tutti noi di Shopify, a tutte le mamme che stanno allevando la prossima generazione di imprenditori e imprenditrici: grazie, grazie per tutto quello che fate.
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